
Cosa sono le pareti divisorie
Le pareti divisorie per interni sono un sistema di partizioni modulari e flessibili, alternative alle pareti tradizionali in muratura o cartongesso. Consentono di creare percorsi e spazi confinati come luoghi di lavoro, archivi, sale riunioni etc.
È possibile inserire porte di passaggio, sia a battente che scorrevoli, elementi vetrati oppure armadi contenitori.
I diversi tipi di pareti divisorie
Esistono diversi tipi di pareti divisorie:
Pareti divisorie cieche
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Pareti divisorie vetrate
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Pareti divisorie attrezzate
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Pareti divisorie autoportanti
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Pareti manovrabili divisorie
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Pareti divisorie insonorizzate
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Pareti divisorie cieche
Le pareti cieche sono costruite con doppi pannelli a creare una intercapedine interna che consente il passaggio di cavi ed impianti, facilitando l’impiantista nel portare i servizi dove servono anche in caso di pavimenti e soffitti tradizionali.
Inoltre, la parete divisoria cieca è personalizzabile con innumerevoli finiture; sono disponibili pannelli in tinta unita, in vero o finto legno, laccati oppure in finiture tessili, per un contributo estetico più efficace rispetto ai sistemi tradizionali.
La versione tradizionale con struttura metallica interna consente l’accesso agli impianti sganciando semplicemente uno dei due pannelli; l’operazione, possibile anche a distanza di tempo dalla prima installazione, è abbastanza facile, ma suggeriamo sempre sia effettuata da un montatore esperto.
Le pareti cieche possono essere insonorizzate con l’inserimento di materiale con masse e dimensioni differenti per migliorare l’abbattimento acustico, impedendo il passaggio del suono da un ambiente all’altro.

Pareti divisorie vetrate
Le pareti vetrate sono partizioni che, sfruttando appieno l’utilizzo del vetro e delle sue caratteristiche, creano separazioni tra gli ambienti considerate molto eleganti; la trasparenza così ottenuta, intesa come passaggio della luce e visione in prospettiva di più ambienti, contribuisce a realizzare una soluzione d’arredo moderna ed efficace.
In questi casi vengono utilizzati vetri singoli o doppi, temperati o stratificati, trasparenti oppure acidati.

Le pareti vetrate si dividono in due tipologie:
- parete vetrata tradizionale, la cui struttura interna realizzata con montanti in acciaio, fa sì che le versioni con vetro singolo o doppio siano sempre delimitate da profili in alluminio che creano un impatto a moduli, verticali oppure orizzontali, rendendo possibile situazioni miste tra cieco e vetro. Molto robusta ed indicata per pareti autoportanti o per pareti alte oltre 300 cm, la versione tradizionale risulta essere un po’ datata dal punto di vista estetico ;
- parete vetrata monolastra oppure a doppia lastra, soluzione estetica più recente ed utilizzata negli ultimi anni, prevede vetri di spessore maggiore in quanto il telaio è ridotto ai minimi termini per scelta estetica. Nello specifico, solitamente almeno 10 mm temperati oppure 5+5 stratificati, che raddoppiano nel caso della doppia lastra, ma che aumentano di spessore per garantire maggiori performance di abbattimento acustico oppure per evitarne la flessione nelle pareti oltre cm. 300 h. I vetri possono essere affiancati tra loro con giunti di collegamento in policarbonato trasparente oppure in alluminio, mentre la struttura di tenuta, in alluminio estruso oppure in legno, diventa solitamente il perimetro esterno.
Si ottiene in tal modo una parete completamente vetrata, estremamente elegante e trasparente, con qualche limitazione al transito degli impianti. Vi è inoltre la necessità di prevedere sistemi di segnalazione della presenza del vetro, per motivi di sicurezza, o di oscuramento per motivi di privacy, con l’adozione di pellicole normali oppure pellicole lcd.

Pareti divisorie attrezzate
Le pareti attrezzate sono contenitori completi di schiena finita e di tamponamenti verticali e orizzontali, che assolvono a due compiti: oltre a dividere e/o creare ambienti, forniscono il contenimento tipico di un archivio, con tutte le finiture disponibili dei pannelli ciechi.

Pareti divisorie autoportanti
Le pareti autoportanti sono pareti divisorie oppure attrezzate che, per motivi tecnici specifici (altezze elevate di doppi o tripli volumi, necessità di ricambio aria oppure impossibilità a compartimentare gli impianti di riscaldamento / condizionamento, ad esempio) sono costruite senza ancoraggio a soffitto.
Mentre le pareti attrezzate possono essere considerate autoportanti (fatto salvo gli aspetti di sicurezza da verificare su ogni singolo progetto), le pareti divisorie autoportanti dovranno essere opportunamente irrigidite a livello superiore, e progettate con angoli e controventature che ne assicurino la tenuta statica.

Pareti divisorie scorrevoli
Le pareti divisorie scorrevoli, solitamente cieche ma disponibili anche in versione vetrata, sono realizzate con elementi scorrevoli agganciati a profili in alluminio posizionati a soffitto oppure agganciati a travi di irrigidimento superiore, che consentono di avere aperture molto grandi, decisamente superiori a quelle ottenute con porte doppie.
Questo tipo di parete è ideale per delimitare una zona break oppure a celare uno spazio di servizio in sale riunioni, ingressi o sale corsi.
Sono da considerarsi come separazione visiva, ma senza prestazioni di isolamento acustico.

Pareti divisorie manovrabili
Le pareti divisorie manovrabili sono elementi che, scorrendo su un binario fissato a soffitto, consentono velocemente di creare più locali confinati da un ambiente unico, oppure viceversa: in aggiunta, garantiscono flessibilità di uso e gestione.
La parete manovrabile si caratterizza per prestazioni di reazione al fuoco e di abbattimento acustico certificati.
Sono previsti diversi sistemi di scorrimento e di parcheggio degli elementi, e svariate tipologie di finiture, sia per pareti cieche che vetrate.

Consigli per installare una parete divisoria correttamente
Per installare una parete divisoria in maniera appropriata si parte da una corretta progettazione, che deve tenere in considerazione:
- le esigenze dell’utilizzatore,
- la pianta dell’edificio, esistente oppure da costruire, con i vincoli architettonici e impiantistici,
- le normative esistenti;
- l’esperienza maturata negli anni, con l’obiettivo di creare ambienti di lavoro confortevoli.
Quindi, occorre un colloquio approfondito con progettista o committente per capire:
- il numero degli operatori,
- le modalità e le dinamiche del lavoro dei singoli o dei gruppi di lavoro,
- la valutazione dei percorsi e delle eventuali future implementazioni.
- le necessità future di eventuali modifiche al layout.
Tutti questi dettagli sono parte integrante del processo di acquisizione delle informazioni che ci portano ad una bozza di progetto da valutare insieme ai nostri interlocutori, al fine di estrapolare la soluzione ottimale, e procedere con la stesura del preventivo.
In questa fase valutiamo anche le prestazioni e le caratteristiche dei prodotti da proporre al nostro cliente, al fine di scegliere insieme quello più idoneo alle sue esigenze in termini di prestazioni e requisiti.

I vantaggi dell’uso delle pareti divisorie in ufficio
I vantaggi dell’uso delle pareti divisorie in ufficio sono svariati.
Innanzitutto, le pareti divisorie ed attrezzate, chiamate anche pareti mobili, sono costruite a secco, con una serie di componenti che consentono l’ispezionabilità, il transito di cavi ed impianti. La possibilità di poter smontare e rimontare le pareti, magari in configurazione differente, senza fare polvere e senza demolire nulla, consente di evitare i disagi tipici dei cantieri, a maggior ragione in edifici abitati.
Le pareti mobili si possono installare senza le procedure burocratiche tipiche del cantiere e delle partizioni tradizionali; un altro requisito interessante è la flessibilità, vale a dire la possibilità di apportare modifiche ai layout per riconfigurare lo spazio in base alle mutate esigenze, magari inizialmente neanche immaginate, con un ritorno economico per velocità di esecuzione e pulizia di cantiere veramente notevoli.
Sulle pareti divisorie è facile inserire elementi vetrati, porte ed accessori, sia nella fase iniziale che in fase successiva, oltre alla possibilità di scegliere svariate finiture, anche differenti tra loro sui due lati di una parete divisoria cieca, contribuendo ad arredare lo spazio con personalità ed eleganza.
Un’ulteriore convenienza della parete divisoria attrezzata è il recupero di spazio: infatti, oltre alle pareti in muratura per delimitare le stanze servono armadi per garantire il contenimento, occupando a terra lo spazio di entrambe. Con le pareti attrezzate, dotate di schiena divisoria, l’armadio assolve contemporaneamente ad entrambi i compiti: divide gli spazi fornendo anche il contenimento, l’archivio.
